Tra i volontari che offrono il loro tempo e la loro professionalità al centro per persone senza fissa dimora intitolato a Federico Bindi c’è anche Daniele Scarpellini, counselor originario di Pisa, aretino adottato, collaboratore del centro di aiuto alla persona “L’ombelico” e dallo scorso anno conduttore di una serie di incontri presso il centro diurno diretti a lavorare sugli ospiti, inizialmente verso una ricerca attiva del lavoro e per i prossimi mesi incentrati su temi più personali, più interiori, come la volontà, la responsabilità, la capacità di guardarsi allo specchio, di capire di cosa ha bisogno ciascuno di noi, quale è il passo giusto da compiere.
Il prossimo appuntamento è previsto per sabato 16 gennaio, sono incontri di due ore, dove quasi mai i partecipanti sono gli stessi, a parte un nucleo minoritario che segue gli appuntamenti in maniera più costante. Il tema di sabato è “volontà e creatività”: entrare in contatto con la parte creativa che è in ciascuno di noi per metterla al servizio del proprio progetto personale, professionale, esistenziale.
“Certo, alla conclusione dei nostri incontri alle volte è facile cedere alla delusione” racconta Scarpellini “il gruppo che partecipa è sempre disomogeneo, a volte ho l’impressione di parlare al vuoto, di non incontrare veramente i bisogni delle persone che ho davanti. Eppure – prosegue il counselor – mi rendo conto che ciò di cui parliamo arriva nel profondo, magari non a tutti con gli stessi tempi, non a tutti con le stesse modalità o con lo stesso grado di efficacia. Basta poco però: un riferimento all’incontro di due mesi prima, una discussione partecipata dopo la proiezione di un video mi restituiscono un feedback positivo, quello che auspico in questa fase è di lasciare spunti di riflessione, che possano lavorare “in background” dentro di loro, ricostruendo nel tempo una motivazione ad una vita attiva, una fiducia in se stessi che in ultima analisi possa ricondurre ad un posto di lavoro”.
L’approccio di Scarpellini a questa insolita “classe” si è modificato nel tempo, adattandosi alle esigenze espresse più o meno esplicitamente dai partecipanti; la modalità di lavoro ha lasciato lo stile “formativo” perandare verso una direzione più “creativa”, utilizzando strumenti come proiezioni di video, discussionietc… nelle due ore dell’incontro l’obiettivo più vicino è quello di imparare a stare bene insieme, onfrontarsi, rispettarsi. Farlo nel gruppo per farlo con se stessi e con gli altri che ciascuno incontra nella propria vita.
Una delle difficoltà più importanti è la disomogeneità del gruppo: provenienze diverse, a volte lingue diverse, fasi differenti di un disagio che per alcuni è temporaneo, per altri è in essere da molti anni, per altri ancora ha degli aggravi anche patologici. La sensibilità e le competenze di un professionista sono indispensabili per poter offrire un servizio di qualità, ne è consapevole il direttivo della Fraternità Federico Bindi che accoglie con grande riconoscenza il lavoro volontario delle persone che si appassionano a questo progetto. Sensibilità e competenze, in ultima analisi professionalità, sono elementi irrinunciabili per poter offrire un’opportunità, seminare qualcosa, nel rispetto delle difficoltà e delle diffidenze di ciascuno, e augurarsi che possa portare nel tempo buoni frutti.
Daniele Scarpellini è Counsellor professionista con indirizzo in Psicosintesi, diplomato presso la S.I.P.T. (Società Italiana Psicosintesi Terapeutica). Inoltre, da molti anni, svolge attività in ambito commerciale nel comparto marketing/vendite oltre che attività formative d’aula .